Survey “GO TO K” Nuova GestiOne Terapeutica del paziente cOn iperKaliemia
Il mantenimento dell’omeostasi del potassio risulta di fondamentale importanza per diversi processi fisiopatologici a livello dell’apparato cardiovascolare.
L’iperkaliemia rappresenta una complicanza di frequente riscontro nei pazienti affetti da patologie cardiache e renali, in particolare in coloro che assumono farmaci inibitori del Sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone (i-RAAS) o, più recentemente, la combinazione di inibitori dei recettori dell’angiotensina e gli inibitori della neprilisina (valsartan/sacubitril, ARNi).
In caso di iperkaliemia cronica il paziente viene spesso privato della inibizione del RAAS, che ha ampiamente dimostrato benefici prognostici in diversi setting clinici, dai pazienti affetti da diabete mellito a quelli affetti da scompenso cardiaco cronico. D’altro canto, gli stessi pazienti che trarrebbero maggior beneficio dall’uso di questi farmaci sono gli stessi ad essere ad elevato rischio di sviluppare iperkaliemia.
Nuove strategie terapeutiche sono capaci di gestire l’iperkaliemia attraverso una riduzione dell’assorbimento del potassio e la conseguente normalizzazione dei valori plasmatici. Nello scompenso cardiaco cronico questi nuovi approcci terapeutici potrebbero consentire di gestire l’iperkaliemia cronica consentendo una più efficace ottimizzazione della terapia con inibitori del RAAS o con ARNi.
Lo scopo della survey è quello di acquisire informazioni sull’approccio del cardiologo alla iperkaliemia ovvero su:
- consapevolezza dei fattori favorenti l’iperkaliemia;
- tempistica e frequenza dei controlli degli elettroiliti plasmatici nei pazienti in terapia con inibitori del RAAS ed ARNi;
- livelli di iperkaliemia in base ai quali vengono adottate variazioni terapeutiche;
- misure terapeutiche in caso di riscontro di iperkaliemia;
- bisogni formativi collegati ai nuovi farmaci capaci di controllare in cronico l’iperkaliemia.
1. Qual è la tua fascia di età anagrafica
a. <40
b. 40-50
c. 50-60
d. >60
2. Qual è la tua sede di attività
a. Ospedale senza ambulatorio di scompenso dedicato
b. Ospedale con ambulatorio di scompenso dedicato
c. Ambulatorio territoriale
d. Altro (specificare con campo testo)
3. La tua attività si svolge (risposta a scelta multipla)
a. Attività di reparto
b. Terapia intensiva
c. Elettrofisiologia
d. Emodinamica
e. Ambulatorio Generalista
f. Ambulatorio Cardiopatia Ischemica
g. Ambulatorio Scompenso Cardiaco
h. Altro
4. Qual è il numero di pazienti con scompenso cardiaco che gestisci ogni mese
a. <20
b. 20-60
c. 60-100
d. >100
5. Nella tua pratica clinica, qual è la % di pazienti con scompenso cardiaco in trattamento con:
a. ACE-inibitori o Sartani (%)
b. Sacubitril/valsartan (%)
c. Antagonisti dell’aldosterone (%)
d. Betabloccanti (%)
e. Diuretici (%)
6. Quali condizioni tra i pazienti in trattamento con inibitori del sistema renina angiotensina aldosterone sono a maggiore rischio di iperkaliemia (risposta a scelta multipla):
a. Diabete mellito
b. Scompenso cardiaco
c. Trattamento con FANS
d. GFR ridotto
e. Altro (specificare con campo testo)
7. Nella tua pratica clinica, nel paziente affetto da scompenso cardiaco cronico, consigli il controllo della funzionalità renale e della kaliemia (risposta multipla):
a. Prima dell’inizio di terapia con ACE-inibitori/Sartani, Sacubitril/Valsartan, Antagonisti dell’aldosterone
b. Prima e dopo titolazione di terapia con ACE-inibitori/Sartani, Sacubitril/Valsartan, Antagonisti dell’aldosterone
c. Ogni 3-6 mesi in pazienti in terapia stabile con ACE-inibitori/Sartani, Sacubitril/Valsartan, Antagonisti dell’aldosterone
d. Affido al medico di medicina generale il monitoraggio di questi parametri
e. Altro (specificare con campo testo)
8. Con quale valori di iperkaliemia, nel paziente affetto da scompenso cardiaco cronico, RIDUCI il dosaggio di ACE-inibitori/Sartani, Sacubitril/Valsartan, Antagonisti dell’aldosterone?
a. Per valori compresi fra 5.0 e 5.5 mEq/l
b. Per valori compresi fra 5.5 e 6.0 mEq/l
c. Per valori >6.0mEq/l
9. Con quali valori di iperkaliemia, nel paziente affetto da scompenso cardiaco cronico, SOSPENDI la terapia con ACE-inibitori/Sartani, Sacubitril/Valsartan, Antagonisti dell’aldosterone?
a. Per valori compresi fra 5.0 e 5.5 mEq/l
b. Per valori compresi fra 5.5 e 6.0 mEq/l
c. Per valori >6.0mEq/l
10. In caso di iperkaliemia, in un paziente con scompenso cardiaco cronico, la gestione del paziente:
a. È interamente a tuo carico
b. È a tuo carico, ma occasionalmente ti avvali della consulenza del nefrologo
c. È a carico del medico di medicina generale
d. È a carico di un network interdisciplinare presente nel tuo ospedale/territorio
11. In caso di iperkaliemia quanto frequentemente controlli i livelli di potassio?
a. 1 volta ogni 2 settimane per il primo mese
b. 1 volta al mese
c. 1 volta ogni 3 mesi
d. 1 volta ogni 6 mesi
e. Affido al medico di medicina generale il monitoraggio di questi parametri
12. Quale proporzione dei tuoi pazienti con scompenso cardiaco presenta almeno un episodio di iperkaliemia in un anno mediamente?
% (campo numerico)
13. Quali farmaci/trattamenti prescrivi in caso di Iperkaliemia acuta (risposta a scelta multipla)
a. Bicarbonato
b. Insulina
c. Calcio-gluconato
d. Resine a scambio ionico
e. Diuretici
f. Dialisi
g. Beta 2 agonisti
14. Quali farmaci/trattamenti prescrivi in caso di Iperkaliemia cronica (risposta a scelta multipla)
a. Dieta ipokaliemica
b. Bicarbonato
c. Resine a scambio ionico
d. Diuretici
e. Riduzione/sospensione dei RAASi
f. Altro
Per ognuno dei campi selezionati rispondere alla domanda “per quanto tempo”
15. Ritieni che l’iperkaliemia sia una condizione che impedisce di raggiungere la dose raccomandata degli inibitori del sistema renina angiotensina aldosterone?
a.Si
b.No
16. Ritieni che un trattamento per la gestione in cronico dell’iperkaliemia possa essere utile per ottimizzare il trattamento dei pazienti con scompenso cardiaco cronico attraverso una più efficace inibizione del sistema renina angiotensina aldosterone?
a. Si
b. No
17. Se risposta “16” sì, quali caratteristiche dovrebbe avere il trattamento ideale (risposta multipla)
a. Mantenere il potassio nel range di normalità
b. Migliorare la prognosi del paziente attraverso una più efficace ottimizzazione della terapia
c. Ridurre la necessità di ricorso a visite in urgenza/emergenza o ospedalizzazioni per iperkaliemia
d. Ridurre il rischio aritmico legato ad iperkaliemia
e. Avere un’efficacia rapida
f. Presentare poche interazioni farmacologiche
g. Formulazione per os senza sapore
h. Non comportare episodi di ipokaliemia
i. Non avere effetti avversi gastrointestinali
j. Non avere altri effetti avversi
k. Avere un buon profilo di costo/efficacia
18. Sei a conoscenza dei nuovi farmaci capaci di controllare in cronico l’iperkaliemia?
a. Sì
b. No
19. Ritieni che vi sia un gap formativo tra i cardiologi per la gestione dell’iperkaliemia alla luce delle nuove opzioni terapeutiche disponibili?
a. Sì
b. No
c. Non so
20. Per approfondire le novità nel trattamento dell’iperkaliemia ritieni possa essere utile per i cardiologi (risposta multipla)
a. Una maggiore comunicazione da parte degli informatori scientifici delle novità nel campo della terapia dell’iperkaliemia
b. Un maggior numero di simposi dedicati nei principali congressi cardiologici
c. Eventi ECM dedicati
d. Group meeting
e. Comunicazione web
f. Altro (campo da specificare)